Come proteggere la vista dall’utilizzo continuo di smartphone, tablet e computer
Ogni giorno i nostri occhi rispondono a migliaia di stimoli digitali con l’utilizzo di smartphone, computer, tablet e tv. L’uso per lavoro o per diletto, spesso prolungato per molte ore, dei vari dispositivi digitali affatica la nostra vista, provocando un inevitabile affaticamento degli occhi, sia per il prolungato impegno accomodativo, sia per gli effetti nocivi di una prolungata esposizione alla luce blu, emessa in grande quantità dai dispositivi elettronici. Tale impegno visivo può inoltre determinare una iper-evaporazione del film lacrimale che separa, come uno scudo naturale, la superficie oculare dall’ambiente esterno, provocando così la sindrome dell’occhio secco, che comporta una sintomatologia cronica molto fastidiosa ed invalidante, se non individuata e adeguatamente trattata.
Negli ultimi anni, le statistiche parlano di un notevole aumento di individui che manifestano, dopo la visione prolungata degli schermi digitali, diversi sintomi di affaticamento visivo, bruciore oculare, senso di corpo estraneo, ecc. Questi problemi, purtroppo, non si riscontrano solo negli adulti, ma anche nella fascia d’età che va dall’infanzia all’adolescenza a causa dell’eccessivo utilizzo di videogiochi, televisione, smartphone, tablet e computer. Lo sforzo richiesto agli occhi va infatti calcolato sul cumulo orario che i nostri ragazzi trascorrono con lo sguardo fisso su un dispositivo elettronico. A tal proposito, tra quelli disponibili in casa, sono preferibili quelli con il monitor più grande in quanto è più probabile che riescano a mantenere una distanza di lettura di 70-80 cm, consigliata per sforzare meno gli occhi. L’applicazione prolungata sui monitor comporta una minore frequenza dell’ammiccamento e questo induce un’alterazione cronica del film lacrimale e la frequente insorgenza di disconfort oculare con sensazione di bruciore, sensazione di corpo estraneo ed arrossamento. Nel bambino, inoltre, l’astenopia, cioè la stanchezza visiva, può causare una pseudo-miopia, ovvero una difficoltà a leggere da lontano pur in assenza di difetti veri e propri, proprio per l’eccesso di ore in cui il suo occhio rimane focalizzato sulla visione da vicino, che siano videogiochi, tablet smartphone o tv. L’attività ravvicinata ad uno schermo comporta, infatti, un costante sforzo di messa a fuoco, che sebbene nei giovani pazienti sia meno gravoso rispetto all’occhio di un adulto, determina comunque un impegnativo stimolo accomodativo, soprattutto quando le immagini in movimento, come accade nei videogiochi, sollecitano tutta la muscolatura oculare interna ed esterna. Trascorriamo
gran parte della giornata a fissare uno schermo, a volte anche troppo vicino, quindi per tentare di affaticare la nostra vista il meno possibile, sarebbe particolarmente utile effettuare pause di impegno visivo di 5-10 minuti ogni ora di attività: staccare gli occhi dallo schermo, guardare per alcuni minuti a distanza, magari fuori dalla finestra o restare per alcuni istanti ad occhi chiusi. Anche incrementare l’apporto idrico corporeo (dunque bere acqua) specie fuori pasto aiuta e, in caso di necessità, si possono instillare lacrime artificiali in collirio a base di acido ialuronico che ripristinano lo strato lacrimale. Prediligere il computer allo smartphone, non avvicinarsi a meno di 50 cm dallo schermo e, soprattutto, fare delle pause. L’obiettivo è ridurre il sovraccarico del sistema muscolare degli occhi che permette di mettere a fuoco le immagini. Più piccolo è l’oggetto della nostra osservazione, più ci avviciniamo, più forte è l’impegno della muscolatura oculare. Per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi mobili, smartphone ad esempio, è importante mantenere la giusta luminosità dello schermo ed un’adeguata distanza dagli occhi. Al fine di monitorare lo stato di salute dei nostri occhi e di quelli dei nostri figli, è importante fare dei controlli periodici (almeno una volta l’anno) effettuando una visita oculistica completa, fondamentale per i bambini in età scolare, per gli adolescenti e per tutti coloro che svolgono un’attività lavorativa nella quale c’è un uso intensivo di dispositivi digitali. Ricordiamoci sempre che la visita oculistica, effettuata da un medico specialista in oftalmologia, è una prestazione fondamentale per la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura della nostra vista e dei nostri occhi.